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Il dipinto si collega al Ritratto di gentildonna in piedi con la figlia (inv. 849), analogo per dimensioni e impostazione; i due ritratti in pendant raffigurano una coppia di sposi con i figli e sono un tipico esempio della ritrattistica controriformata che prevedeva una netta divisione di genere, funzionale a evidenziare la rigida divisione dei ruoli che la società del tempo imponeva. Non si hanno notizie circa l’identità degli effigiati ma dal contegno, dall’abbigliamento e dai dettagli indagati con cura è possibile ricondurli al ceto aristocratico.