Particolare dell'affresco originariamente collocato nella parete di ingresso della chiesa di Mezzaratta.
Per la descrizione completa dell'affresco si veda il "Presepe", esposto in questa stessa sala.

Particolare dell'affresco originariamente collocato nella parete di ingresso della chiesa di Mezzaratta.
Per la descrizione completa dell'affresco si veda il "Presepe", esposto in questa stessa sala.

L'affresco, originariamente collocato nella parete di ingresso della chiesa di Mezzaratta, costituisce la parte più antica dell'intero ciclo eseguito da Vitale, verosimilmente non molto tempo dopo la costruzione dell'edificio (1338) all'inizio forse degli anni quaranta.
Ciò è confermato anche dalle affinità stilistiche riscontrabili con le opere più antiche del maestro, a partire dalla tavola con il San Giorgio e il drago, o le poco più tarde storiette di Sant'Antonio Abate, anch'esse partecipi al clima animato e prospetticamente libero che caratteriza questo grande affresco.
I due episodi raffiguranti il Sogno della Vergine e la Guarigione Miracolosa, che completano in basso la scena della Natività , sono da considerare frutto di un successivo intervento di Vitale, intorno al 1353-1355.

Particolare dell'affresco originariamente collocato nella parete di ingresso della chiesa di Mezzaratta.
Per la descrizione completa dell'affresco si veda il "Presepe", esposto in questa stessa sala.

L'affresco, originariamente collocato nella parete di ingresso della chiesa di Mezzaratta, costituisce la parte più antica dell'intero ciclo eseguito da Vitale, verosimilmente non molto tempo dopo la costruzione dell'edificio (1338) all'inizio forse degli anni quaranta.
Ciò è confermato anche dalle affinità stilistiche riscontrabili con le opere più antiche del maestro, a partire dalla tavola con il San Giorgio e il drago, o le poco più tarde storiette di Sant'Antonio Abate, anch'esse partecipi al clima animato e prospetticamente libero che caratteriza questo grande affresco.
I due episodi raffiguranti il Sogno della Vergine e la Guarigione Miracolosa, che completano in basso la scena della Natività , sono da considerare frutto di un successivo intervento di Vitale, intorno al 1353-1355.

L'affresco, collocato in origine sul registro più alto della parete di sinistra  della chiesa, segna il ritorno operativo di Vitale a date più avanzate rispetto a quelle degli affreschi sulla controfacciata (1338).
La scena con il Battesimo di Cristo si mostra purtroppo mancante della figura del Battista inginocchiato a raccogliere l'acqua del Giordano in una ciotola, mentre rimane parte del vivace gruppo dei santi festanti in un affollatissimo paradiso soprastante.
A fianco la Madonna con il Bambino, realizzata con un elegantissimo gusto gotico, si rivolge ad un piccolo inginocchiato nella scena con il Battesimo a dimostrare la contemporaneità  di esecuzione delle due sparti.
Il confronto tra questa Madonna col Bambino e la Madonna dei Denti, ricordata dalle fonti antiche sin dal XVII secolo nell'oratorio di S. Apollonia presso la stessa Mezzaratta e firmata e datata da Vitale nel 1345, ha consentito di collocare l'intero affresco intorno a quell'anno.