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Il termine Tyrocynium, con cui Aspertini connota l'opera, riecheggia il titolo di una raccolta di poesie volgari pubblicate a Bologna nel 1504.
L'artista intende probabilmente alludere al compendio di tutte le esperienze giovanili e della prima maturità che in essa ha attuato: dalle componenti umbre e toscane più eccentriche (Pinturicchio, Filippino), alla grafica düreriana.