Immagine testata web carracci

La Pinacoteca Nazionale di Bologna nasce nel 1808 come quadreria dell’Accademia di Belle Arti, l’istituto d’istruzione sorto dalle ceneri della settecentesca Accademia Clementina. L’antico nucleo, proveniente dall’Istituto delle Scienze, fu in seguito arricchito dalla straordinaria raccolta di quasi mille dipinti frutto delle soppressioni di chiese e conventi compiute dopo l’ingresso delle truppe napoleoniche a Bologna, tra il 1797 e il 1810, e nuovamente a seguito delle soppressioni del 1866 attuate dal nuovo stato italiano.

Nella sede distaccata di Palazzo Pepoli Campogrande è possibile ammirare le sale splendidamente affrescate dai principali protagonisti della grande decorazione bolognese tra la seconda metà del Seicento e gli inizi del secolo successivo: il Salone d’onore con la trionfale Apoteosi di Ercole di Canuti, la Sala di Felsina con le pitture composte e aggraziate dei fratelli Rolli, le sale delle Stagioni e dell’Olimpo, dove l’irriverente Giuseppe Maria Crespi contamina la decorazione celebrativa con i modi della pittura di genere, l’elegante classicismo della Sala di Alessandro di Donato Creti. Gli ambienti del piano nobile di Palazzo Pepoli Campogrande ospitano alle pareti alcuni dipinti della quadreria Zambeccari, la ricca collezione destinata alla pubblica fruizione a fine Settecento dal marchese Giacomo Zambeccari ed entrata a far parte delle raccolte della Pinacoteca nel 1884.  

Prestito Sofonisba

Il Ritratto di Alessandro Farnese attribuito a Sofonisba Anguissola esposto in Pinacoteca fino al 6 settembre 2023

Alessandro Farnese (1545-1592), figlio di Ottavio Farnese e di Margherita d’Austria, nipote dell’imperatore Carlo V e di papa Paolo III, diverrà duca di Parma e Piacenza, militare e diplomatico tra i più illustri del suo tempo: ma nel ritratto ufficiale eseguito a Madrid, presso la corte dello zio, il re Filippo II, è solo un ragazzo di circa 15 anni.

Seppure nell’ambito di un’attribuzione non accolta da tutti gli studiosi, si pensa che il dipinto sia stato eseguito attorno al 1560 da Sofonisba Anguissola (1532-1625), nel primo periodo del suo soggiorno alla corte di Madrid protrattosi sino al 1573. L’autrice è la pittrice cremonese ammirata da Vasari e da Michelangelo, celebrata sin dai suoi esordi per la capacità di cogliere non solo le sembianze ma anche l’individualità del soggetto rappresentato.

L’opportunità di ospitare ed esporre il dipinto è determinata dallo scambio per i prestiti concessi dalla Pinacoteca alla mostra Lavinia Fontana: Trailblazer, Rule Breaker (Dublino, National Gallery of Ireland, 6 maggio – 27 agosto 2023).

Sofonisba Anguissola (c.1532-1625)
Ritratto del Principe Alessandro Farnese (1545-1592)
circa 1560
National Gallery of Ireland