dal 5 al 10 marzo 2019
Pinacoteca Nazionale e Palazzo Pepoli Campogrande

Settimana dei Musei
#iovadoalmuseo
Per la Settimana dei Musei promossa dal Mibac entrambe le sedi della Pinacoteca Nazionale di Bologna saranno ad ingresso gratuito.
martedì 5 marzo 2019, ore 17,30
Pinacoteca Nazionale

Il gioco cavalleresco nella Bologna del Seicento
visita guidata a cura di Francesca Passerini
Eredi della cultura cavalleresca medioevale, giochi e i tornei conobbero una grande diffusione nelle corti italiane rinascimentali, inclusa la città di Bologna che, pur non essendo sede di principato, costituiva la seconda sede della Stato della Chiesa. Di quel meraviglioso mondo, spesso fantasmagorico in epoca barocca, ci sono rimasti molti documenti e testimonianze scritte ma poche visive che ci possano fare toccare con mano quell'universo fatto di apparati effimeri, costumi, scenografie, musiche, effetti speciali e a cui partecipavano, per diletto degli invitati, i principali Cavalieri delle famiglie nobili della città.
La Pinacoteca Nazionale di Bologna ha la fortuna di conservare una raccolta di ben 114 disegni per cimieri piumati e barde da cavallo riconducibili a quelle occorrenze, un variegato e colorato repertorio correlato ai giochi-rappresentazioni che si svolgevano in città. Tra questi spiccano le giostre del febbraio e del marzo 1628, la cui memoria è stata assegnata alla pubblicazione di due volumetti, la Montagna fulminata e l'Amore prigioniero in Delo, quest'ultimo illustrato con incisioni di Giovanni Battista Coriolano.
A corredo di questo repertorio di disegni e di stampe vengono esposti in mostra due elmi e un busto del Museo Nazionale di Ravenna, oltre che i due grandi tele provenienti dal Baraccano raffiguranti la Giostra di barriera a piedi e la Giostra di campo aperto a cavallo riferite al pittore, allievo dei Carracci, Francesco Brizio.
Senza prenotazione, si accettano al massino 30 persone.
La mostra è aperta sino al 31 marzo, da martedì a domenica, dalle 8,30 alle 19,30.
Giovedì 7 marzo, ore 17,30
Palazzo Pepoli Campogrande

Rare Visioni. Esposizioni temporanee dei dipinti dai depositi
Ludovico Carracci (1555-1619)
Omaggio nel quarto centenario della morte
In occasione del quarto centenario della morte di Ludovico Carracci, il Polo Museale Emilia Romagna - Pinacoteca Nazionale di Bologna e l'Università degli Studi di Bologna, hanno deciso di organizzare in collaborazione diversi eventi, tra i quali l'esposizione di alcune importanti opere dell'artista in genere conservate nei depositi e un convegno internazionale che si terrà che si terrà presso il Dipartimento di Arti Visive e a Palazzo Pepoli Campogrande alla fine del mese di maggio.
Giovedì 7 marzo, in occasione della settimana della cultura promossa dal Mibac, si inizierà, nell'ambito della rassegna “Rare visioni”, con la presentazione del dipinto di Ludovico Carracci, Incontro dei Santi Angelo, Domenico e Francesco, che verrà esposto a Palazzo Pepoli Campogrande sino ad inizio aprile. La presentazione sarà a cura di Tommaso Pasquali, che illustrerà anche le altre opere dell'artista esposte nella sede.
Senza prenotazione, si accettano al massino 30 persone.
Domenica 10 marzo, ore 16,30
Palazzo Pepoli Campogrande

Una Pinacoteca da favola! Il teatrino barocco
Nei soffitti del Palazzo sono raffigurati tanti personaggi che raccontano miti e leggende lontane e vicine: Zeus, Primavera, Felsina, Ercole e Alessandro Magno. Conosciamoli insieme e chiediamogli di scendere da lassù per diventare protagonisti del nostro teatrino barocco: racconteremo ancora una nuova storia, ma, attenzione, stavolta ci penserai tu!
Bambini/e dai 7 agli 11 anni
Si accettano massimo 30 persone (tra adulti e bambini) a incontro, perciò la prenotazione è obbligatoria all'indirizzo e-mail: didattica.prospectiva@gmail.com
Giovedì 14 marzo, ore 17,30
Pinacoteca Nazionale

Considerazioni sulla storia della Pinacoteca di Bologna
il secondo ottocento e il Novecento
conferenza a cura di Gian Piero Cammarota, promossa dalla Società di Santa Cecilia Amici della Pinacoteca di Bologna
In quello che in Europa e nel mondo fu chiamato "il secolo dei musei", anche Bologna prova a fare la sua parte, con gli incrementi, la costruzione di nuove sale, la ricerca del pubblico, il rapporto mai facile con l’Università: i nomi dei direttori sono quelli del reggiano Francesco Malaguzzi Valeri, del messinese Enrico Mauceri, del campano Antonino Sorrentino, di Cesare Gnudi: due guerre e una lunga riabilitazione: un ventennio in cui Roberto Longhi docet.
Ingresso con biglietto ridotto della Pinacoteca
Giovedì 21 marzo 2019, ore 17,30
Pinacoteca Nazionale

Il gioco cavalleresco nella Bologna del Seicento
visita guidata a cura di Francesca Passerini
Eredi della cultura cavalleresca medioevale, giochi e i tornei conobbero una grande diffusione nelle corti italiane rinascimentali, inclusa la città di Bologna che, pur non essendo sede di principato, costituiva la seconda sede della Stato della Chiesa. Di quel meraviglioso mondo, spesso fantasmagorico in epoca barocca, ci sono rimasti molti documenti e testimonianze scritte ma poche visive che ci possano fare toccare con mano quell'universo fatto di apparati effimeri, costumi, scenografie, musiche, effetti speciali e a cui partecipavano, per diletto degli invitati, i principali Cavalieri delle famiglie nobili della città.
La Pinacoteca Nazionale di Bologna ha la fortuna di conservare una raccolta di ben 114 disegni per cimieri piumati e barde da cavallo riconducibili a quelle occorrenze, un variegato e colorato repertorio correlato ai giochi-rappresentazioni che si svolgevano in città. Tra questi spiccano le giostre del febbraio e del marzo 1628, la cui memoria è stata assegnata alla pubblicazione di due volumetti, la Montagna fulminata e l'Amore prigioniero in Delo, quest'ultimo illustrato con incisioni di Giovanni Battista Coriolano.
A corredo di questo repertorio di disegni e di stampe vengono esposti in mostra due elmi e un busto del Museo Nazionale di Ravenna, oltre che i due grandi tele provenienti dal Baraccano raffiguranti la Giostra di barriera a piedi e la Giostra di campo aperto a cavallo riferite al pittore, allievo dei Carracci, Francesco Brizio.
Ingresso con biglietto della Pinacoteca. Senza prenotazione, si accettano al massino 30 persone.
La mostra è aperta sino al 31 marzo, da martedì a domenica, dalle 8,30 alle 19,30.
Domenica 24 marzo, ore 16,30
Pinacoteca Nazionale

Una Pinacoteca da favola! I volti dei Carracci
A Bologna nel 1600 c’era una famosa bottega di pittori, quella dei Carracci, che sceglieva i loro modelli dalla gente comune. Narreremo le vicissitudini dei tre artisti Ludovico, Agostino e Annibale e dei loro caratteri così diversi. Poi disegneremo quei volti del mondo reale chiedendo l’aiuto di mamma e papà, che si metteranno in posa per noi, riconoscendosi in uno dei tanti personaggi delle loro tele.
Bambini/e dai 5 ai 10 anni
Si accettano massimo 30 persone (tra adulti e bambini) a incontro, perciò la prenotazione è obbligatoria all'indirizzo e-mail: didattica.prospectiva@gmail.com
Ingresso con biglietto della Pinacoteca nazionape, gratuito per i bambini
Giovedì 28 marzo 2019, ore 17,30
Pinacoteca Nazionale

Il progetto Guercino oltre il colore
Nuove indagini e prime riflessioni su tecnica e materiali nelle opere del Guercino
conferenza a cura di Chiara Matteucci, Martina Cataldo, Barbara Ghelfi
Nel corso dell’intervento verrà presentato il progetto di ricerca Guercino oltre il colore, avviato nel marzo del 2017 dal Dipartimento di Beni Culturali dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Il lavoro svolto negli ultimi due anni dallo staff del Laboratorio Diagnostico del Dipartimento ha permesso di esaminare dal punto di vista tecnico diagnostico una cinquantina di dipinti del Guercino, incluse le opere della Pinacoteca Nazionale di Bologna. Verranno illustrati i primi risultati degli studi diagnostici (indagini multispettrali e in spettroscopia di fluorescenza ai raggi x, studi di sezioni stratigrafiche) condotti nell’ambito del progetto di ricerca. Con l’ausilio di immagini e grafici saranno messi a confronto casi esemplificativi al fine di formulare alcune riflessioni sui materiali utilizzati dall’artista e sull’evoluzione della sua tecnica pittorica.
(indagini diagnostiche a cura di Chiara Matteucci, Martina Cataldo, Salvatore Apicella, Gaia Tarantola, Pasquale Stenta, Pascal Cotte)
Ingresso con biglietto ridotto della Pinacoteca
Sino al 31 marzo 2019
Pinacoteca Nazionale, Salone degli Incamminati

Gasometro Man n. 3
mostra di Catlo Valsecchi promossa dal gruppo Hera in collaborazione con il Polo Museale Emilia Romagna in occasione di Artefiera 2019
Esiste un legame indissolubile tra Bologna e le sue torri, elementi di raccordo tra passato, presente e futuro che racchiudono e raccontano la storia della città, diventandone simbolo e rappresentazione. Oltre alle torri medievali, un altro gigante si staglia nello skyline cittadino, svettando tra Porta San Donato e Porta Mascarella: il Gasometro Man n. 3, struttura alta circa 50 m. con un diametro di 27 m., costruita nel 1927 e utilizzata fino al 1984 per stoccare il gas usato in città. Carlo Valsecchi lo ha fotografato con lo sguardo di chi considera gli edifici cosa viva: non fantasmi o testimonianze archeologiche inerti di un passato industriale, ma organismi in continua trasformazione. Le 16 immagini fotografiche esposte alla Pinacoteca raccontano alcune fasi del recente processo di restauro e bonifica realizzato da Hera sulla struttura del Gasometro descrivendolo come fosse un corpo in piena metamorfosi, portando alla nostra attenzione con occhi nuovi ciò che già pensiamo di conoscere ma su cui non ci siamo mai realmente soffermati. Libro edito da Silvana Editoriale.
La mostra sarà aperta dal martedì alla domenica dalle ore 10,00 alle ore 19,00.
Ingresso gratuito
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